Francesco Tullio-Altan (Treviso, 1942), meglio noto semplicemente come Altan, dopo i primi studi universitari che non porta a termine, si dedica al cinema e alla televisione nel ruolo di scenografo e sceneggiatore.
Nel 1970 si trasferisce a Rio de Janeiro dove crea il suo primo fumetto per bambini pubblicato da un quotidiano locale. Nel 1974 inizia a collaborare come fumettista per alcuni giornali italiani: su “Linus” esordisce il personaggio di Trino, un dio impreparato che si affanna nella creazione del mondo, cui fanno seguito le avventure di Ada, dissacrazione del romanzo d’appendice.
Nel 1975, in coincidenza con il suo ritorno in Italia, crea la cagnolina a pois Pimpa, uno dei suoi personaggi più riusciti e famosi, che sarà pubblicato inizialmente sul “Corriere dei Piccoli” e che diverrà anche protagonista di alcune serie a cartoni animati, prima con la regia di Osvaldo Cavandoli (1983), poi con quella di Enzo D’Alò (1997), infine dirette dallo stesso Altan su Rai YoYo (2013).
Oltre alla Pimpa, Altan ha realizzato altri personaggi per bambini come Kika e Kamillo Kromo, ma anche storie a fumetti per un pubblico adulto, celebri soprattutto quelle con protagonista l’operaio metalmeccanico comunista Cipputi, e biografie in chiave satirica di personaggi famosi come Cristoforo Colombo, Giacomo Casanova e Francesco d’Assisi (“Franz”). Inoltre ha disegnato le immagini di alcuni libri scritti da Gianni Rodari.
Assai famose sono le sue fulminanti vignette di satira politica, pubblicate da “L’Espresso”, “Panorama”, “La Repubblica”, che non risparmiano alcuna parte, e in cui solitamente sono raffigurate persone comuni che si scambiano battute surreali sugli argomenti del momento, spesso caratterizzate dall’inquietante presenza incombente di qualcuno, dalle fattezze più o meno riconoscibili, nell’atto di puntare un ombrello (o una banana…) contro il sedere dell’interlocutore.