Guglielmo Milani detto Mino (Pavia, 3 febbraio 1928) è un giornalista, scrittore, fumettista e storico italiano. Dopo la laurea in lettere moderne nel 1950, con una tesi sul brigantaggio nelle Calabrie, basata sul carteggio del concittadino Gaetano Sacchi, che diventerà più tardi Romanzo militare, venne assunto nella Biblioteca Civica di Pavia, divenendone direttore e lavorandovi fino al 1964.
La sua attività di giornalista e scrittore iniziò nel 1953 con saltuarie collaborazioni al “Corriere dei Piccoli”, al tempo diretto da Giovanni Mosca, periodico poi trasformatosi nel Corriere dei Ragazzi, del quale Milani divenne di fatto il fondatore, il redattore e l’autore più prolifico, e al quale collaborò fino al 1977. In questo periodo, Milani adottava gli pseudonimi Eugenio Ventura e Piero Selva, per alternare le firme nella sua produzione.
Tra i suoi libri per ragazzi si ricordano i volumi dedicati alle avventure del cow-boy Tommy River, di Martin Cooper e le collaborazioni con i più importanti disegnatori italiani, tra i quali Hugo Pratt, Milo Manara, Grazia Nidasio, Mario Uggeri, Aldo Di Gennaro, Dino Battaglia, Sergio Toppi e Attilio Micheluzzi.
Terminata la collaborazione con il “Corrierino”, assunse la direzione del quotidiano “La Provincia Pavese”, incarico che lasciò ben presto per dedicarsi alla scrittura di romanzi e, soprattutto, di saggi e biografie di argomento storico.
Notevole anche la produzione di genere fantasy per adulti, della quale occorre citare “Fantasma d’amore”, trasposto nell’omonima opera cinematografica di Dino Risi ed interpretato da Marcello Mastroianni e Romy Schneider, oltre a “Selina”, dal quale Carlo Lizzani ha tratto lo sceneggiato televisivo “La formula mancata”.
Vincitore di numerosi premi letterari, in occasione dell’ottantesimo genetliaco, è stato celebrato dalla sua Città con la mostra “Le mani di Mino”, curata da Grazia Nidasio e dal MUF, che ripercorre le tappe più significative della sua sterminata produzione letteraria e fumettistica.