Alfredo Castelli (Milano, 1947) è uno storico del fumetto e della letteratura popolare, fumettista e critico letterario italiano, noto soprattutto per aver ideato nel 1982 per la Sergio Bonelli Editore la serie Martin Mystère, Il detective dell’impossibile.
La sua carriera comincia nel 1965 con la creazione delle strisce umoristiche di Scheletrino, pubblicato in appendice a Diabolik; per l’editore Astorina svilupperà in seguito anche soggetti (e poi sceneggiature) del Re del Terrore.
A partire dal 1966 realizza numerose storie di Cucciolo e Tiramolla per le Edizioni Alpe e alcune di Topolino per la Mondadori, oltre a scrivere i testi di serie televisive RAI e di caroselli a cartoni animati.
Crea diverse fanzine e riviste (Comics Club 104, Tilt, Horror, Il Giornalino, Eureka) per poi entrare nella redazione de Il Corriere dei Ragazzi. Nel frattempo lavora a personaggi come Pedrito el Drito, Rocky Rider e Piccola Eva (editrice Universo), Zio Boris (Horror), L’Ombra, Otto Kruntz, L’Omino Bufo e Gli Aristocratici (Il Corriere dei Ragazzi), Allan Quatermain (Supergulp).
Negli anni Settanta approda in Bonelli, dove lavora prima su Zagor, poi su Ken Parker e su Mister No per arrivare a creare infine Martin Mystère.
Nel 1997 ha realizzato, insieme con Guglielmo Duccoli e Giorgio Schottler, le sceneggiature per la docufiction di Italia 1 AleX – Indagini su mondi segreti, 6 puntate dedicate al mistero.
In anni più recenti, infine, ha affiancato alla sua attività di autore e di redattore quella di storico del fumetto. Castelli ha infatti svolto una lunga ricerca sulle origini del fumetto americano tra fine Ottocento e primi del Novecento, pubblicando un ampio volume illustrato dal titolo Eccoci ancora qui (2006).