E’ uno dei grandi amici di Collezionando! Premiato con il Gran Guinigi di “Maestro del Fumetto” a Lucca Comics & Games 2015, è una figura tra le più poliedriche del fumetto italiano. Nato nel 1947 a Milano, dopo un inizio di collaborazioni con l’editore Kolosso, nel 1966, fondando “Comics Club 104”, diviene il primo “fanzinaro” d’Italia. Nel 1967 inizia a collaborare con la casa editrice Universo, firmando sceneggiature di serie quali Pedrito il Drito, Rocky Rider, Piccola Eva. Lavora anche sulle testate “Cucciolo”, “Tiramolla”, delle edizioni Alpe, nonché a “Topolino”. Tra il 1966 e il 1969 scrive per una serie televisiva e sceneggia un film e numerosi Caroselli, tra cui Taca Banda, Antenati, Tuttostanco. A cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, fonda, insieme a Mario Gomboli, Marco Baratelli e Carlo Peroni, il periodico “Tilt”; nel 1970, con Pier Carpi, crea “Horror”, su cui firma racconti e le strisce di Zio Boris. Castelli collabora con il “Corriere dei Ragazzi” dal 1972, rimanendovi sino al 1975 in qualità di autore e factotum scrivendo molte storie a fumetti e creando diversi personaggi, da Bobo e Otto Kruntz (1972) a Gli Aristocratici (1973) e a L’Ombra (1974) che inaugura gli Albi Avventura. In collaborazione con Bonvi, dà anche il via fin dal 1972 alla rubrica umoristico-satirico-demenziale Tilt che mette alla berlina usi, costumi e personaggi dell’epoca, diventando anche palcoscenico per spassose scorribande dei curatori (ai quali si aggiunge Daniele Fagarazzi) in perenne lotta con il direttore della testata, Giancarlo Francesconi. Oltre che sul “Corriere dei Ragazzi”, scrive per i periodici stranieri “Zack”, “Pif” e “Scoop” e, tra il 1971 e il 1973, collabora con il “Giornalino”. Nel 1980, insieme al disegnatore Giancarlo Alessandrini, propone a Sergio Bonelli la serie “Martin Mystère”, che verrà pubblicata a partire dal 1982 e che prosegue ancora oggi. La collaborazione con la Sergio Bonelli Editore lo porta a scrivere due volumi autoconclusivi per la collana “Un Uomo un’Avventura” (L’uomo delle nevi, per i disegni di Milo Manara e L’uomo di Chicago, illustrato dallo stesso Alessandrini), e storie per “Dylan Dog”, “Zagor”, “Mister No”. Nel 1983 prende in mano, insieme a Silver, le redini della rivista “Eureka” (Corno), e, negli anni seguenti, collabora tramite l’Epierre con la Walt Disney Italia. Nel 1987 dà il via all’“Almanacco del Mistero”, periodico annuale legato alla serie di “Martin Mystère”. Studioso del fumetto, Castelli scrive anche una serie saggi dedicati ai comics (e alla narrativa popolare), con particolare riferimento alle sue origini, tra cui Eccoci ancora qui 1895-1919: i primi 25 anni del fumetto americano per quotidiani (If Edizioni, 2006), Fumettisti d’invenzione. L’autore di fumetti nella fiction (Coniglio editore, 2010), Fantômas – un secolo di terrore (Coniglio Editore, 1911).