Ecco le novità che porterà nel suo stand Allagalla. Impostato come un blu-ray di ultima generazione, Hal Starr presenta la più grande prova grafica di Sydney Jordan, realizzata nel 1988-89 per la prestigiosa rivista olandese Eppo. In seguito, nel 2006, viene ristampata sul magazine inglese Starship Away, impreziosita dalla brillante colorazione di John Ridgway, versione da noi preferita e utilizzata. Hal Starr ha anticipato la drammaticità di film come Gravity o The Martian, evolvendosi in un’appassionante space opera. In questa parte più avventurosa Sydney Jordan recupera alcune delle sue indimenticabili creature aliene, aggiungendone delle nuove, destinate anche loro a rimanere impresse nella mente del lettore, grazie anche ad alcuni rimandi a Star Wars.
Come contenuti extra il volume offre un esauriente articolo sulle opere di Sydney Jordan e la visione di una fondamentale tappa nella sua proficua carriera: la proposta della primissima avventura del primo Hal Starr, un personaggio da considerare come il prototipo di Jeff Hawke, il fondamentale contributo di Sydney Jordan alla storia del fumetto.
In un’unico corposo volume di quasi 300 pagine proponiamo l’intera saga di Capitan Erik, “il vagabondo dei mari”, realizzata per Il Giornalino da Claudio Nizzi e Ruggero Giovannini dal 1972 al 1975. Si tratta di sette lunghe storie che suscitarono ampio consenso tra i lettori dell’epoca e che permetteranno di riscoprire il lavoro di Giovannini, un grande artista che la critica fumettistica ha colpevolmente dimenticato. La prima storia del presente volume, Notturno a Macao, serve soprattutto a presentare Erik e la sua ciurma, che si trova alle prese con la setta criminale del Granchio Giallo. La seconda, Intrigo a Hong Kong, è il proseguimento della prima, con il Granchio Giallo che cerca di distruggere l’Adventurer (la nave del nostro eroe). La terza, Nell’arcipelago dei pirati, si svolge tra le isole del mare di Celebes, dove i nostri devono vedersela con moderni pirati. Prima di scriverla Nizzi cercò la conferma che la pirateria fosse ancora un male endemico in quei mari lontani (invece oggi, nel terzo millennio, è tornata ad essere un pericolo in mari a noi molto più vicini!). Al termine della terza avventura la ciurma perde uno dei suoi componenti, il francese Pierre, di cui nella storia successiva, Piroghe sul fiume, i compagni seguono le tracce fin dentro le oreste del Borneo, risalendo fiumi tumultuosi e incontrando indigeni che hanno appena smesso di tagliare le teste dei nemici. Nella quinta storia, Il tifone, la nave viene messa a dura prova da un fortunale in seguito al quale Erik e tre compagni vanno alla deriva su un relitto. La ciurma si riunirà al termine della sesta storia, La piantagione dimenticata, ambientata nelle giungle della Nuova Guinea. Nella settima e ultima avventura, La grande trappola, c’è la drammatica sfida tra Erik e un personaggio emergente dal suo passato. Una particolarità di questa storia è che Giovannini per la prima volta fa uso dei retini, utilizzandoli con sofisticato gusto pittorico.