Insieme al suo conterraneo Erio Nicolò e al romano Guglielmo Letteri, il senese Giovanni Ticci (20 aprile 1940) è uno degli interpreti storici della lunga saga di Tex. Debutta nel campo del fumetto collaborando con lo Studio D’Ami alla realizzazione di storie per il mercato internazionale. Il primo contatto con la Bonelli avviene nel 1958, quando Ticci esegue i disegni, inchiostrati poi da Bignotti, per Un ragazzo nel Far West, su testi di Guido Nolitta. Dal 1960, inizia a lavorare per Alberto Giolitti a numerose storie western destinate al mercato statunitense. Quest’esperienza lo assorbirà per sei anni, e finalmente, nel 1968, Ticci firma la sua prima avventura texiana: “Vendetta indiana”, n. 91 della serie. Da subito, il suo stile essenziale e vigoroso gli guadagna il favore dei lettori, che vedono nel suo Tex l’espressione più compiuta del carattere determinato e vitalistico che costituisce la nota psicologica predominante del nostro Ranger. Inoltre, la sintesi grafica dello stile di Ticci, via via sempre più definita, si esprime al meglio sia nella caratterizzazione della fisionomia degli indiani, molto lontani dalle interpretazioni europeizzanti di tanti altri (pur bravissimi) disegnatori, sia nella visualizzazione dei grandi spazi, dalle distese innevate del Nord ai deserti e ai canyon dell’arroventato Sud Ovest. Nel 1992, su soggetto e sceneggiatura di Claudio Nizzi, realizza una delle avventure più importanti per la testata, “Furia rossa”, che narra come sia nata l’amicizia fra Tex e l’amico indiano Tiger Jack. Nel 1993 viene incaricato di realizzare le tavole e la copertina per il cosiddetto Texone, “Il pueblo perduto”, sempre su testi di Nizzi, pubblicato nel giugno dell’anno successivo. Sempre nello stesso anno svilupperà e concluderà il lungo episodio “La strage di Red Hill”.Nel 1995, si svolge, a Roseto degli Abruzzi, “Un senese nel Far West”, una mostra antologica dedicata alla sua lunga carriera, il cui catalogo è pubblicato da Glamour. Nel 2012, nel pieno della sua carriera, disegna anche le tavole su sceneggiatura di Mauro Boselli per una storia destinata ad un Color Tex, “Lo sciamano bianco”, uscita nell’agosto del 2013, mentre nel 2014 gli viene assegnato l’incarico di realizzare le trenta copertine della serie a colori Tex Gold.